Martedi 4 aprile ho avuto la possibilità di partecipare come ospite esterno alla lezione di pedagogia speciale del primo anno di scienze motorie (indirizzo preventiva e adattata) all’università degli studi di Pavia.
Tema della lezione i diritti della pratica sportiva, le linee guida sull’educazione fisica nelle scuole e il concetto di normalità.
Dopo la prima parte della lezione, tenuta dalla docente Monica Ferrari e dal nostro amico e atleta Enrico Platè, ho avuto la possibilità di parlare e mostrare alla classe (una sessantina di ragazzi) che cos’è il Baskin e perchè esso è cosi importante e innovativo non solo nell’ambito sportivo, ma anche in quello pedagogico e sociale.
Nonostante la rapida sintesi e la mole di informazioni da recepire in brevissimo tempo l’argomento ha riscosso un consenso favorevole, riuscendo a catturare l’attenzione dei ragazzi che un domani saranno i protagonisti dell’attività fisica.
Molto successo ha avuto la parte dei filmati, molte le domande riguardo al regolamento, per comprendere al meglio le dinamiche del gioco e avere gli strumenti per interpretare e apprezzare una partita di Baskin.
tirando le somme si può dire un incontro positivo, con riscontri probabilmente non immediati ma si spera futuri, ovvero la speranza di aver trasmesso il messaggio che lo sport non è solo quello che si vede alla televisione o negli stadi, ma è anche qualcosa di più semplice e naturale, qualcosa di genuino e corretto. Capire insomma che lo sport è per tutti!
Sono laureanda in Scienze motorie,madre anche di un ragazzo con la sindrome di down ,insegnante e infine co-allenatore di una squadra di atletica per persone con disabilità fisica o intellettiva. Vi seguo da tempo. Credo che una lezione come questa sarebbe una preziosa risorsa per ogni ateneo. Nella nostra società si parla tanto di integrazione,collaborazione,ma spesso l’introduzione di un atleta o di una persona disabile è vissuta con un buonismo relazione che annulla l’idea di uno scambio tra le persone. Chi è abile “concede” a chi non lo è. Nel baskin ,al contrario ,tutti hanno un ruolo determinante. Tutti sono preziosi per la loro azione ed il loro contributo. E soprattutto ci si diverte. E si ride. E ci si dimentica di essere diversi,perchè ,in campo,si è tutti atleti. E basta. grazie Protti Edi,Domodossola,