Il primo campionato nazionale di Baskin con gli occhi di un addetto ai palloni

Precedentemente all’ apertura del primo campionato nazionale di Baskin, sono stato contattato dal mio allenatore per fare parte dello staff che aveva il compito di gestire lo svolgimento della manifestazione. Ho accettato subito con entusiasmo e  così mi sono presentato, di prima mattina,  alla palestra Bissolati dove ho ricevuto le indicazioni e i compiti che dovevo svolgere, ovvero l’addetto ai palloni. Posso così narrare da una postazione “insolita” le gesta che si sono compiute a Cremona l’otto e nove giugno. Il torneo era diviso in due gironi e i rispettivi vincitori si sarebbero poi scontrati nella finale mentre i secondi classificati avrebbero giocato la finale per il terzo e quarto posto. Le squadre erano molte e provenienti da ogni angolo d’ Italia, da Aosta fino alla Sicilia.  Tutto iniziò in perfetto orario con le prime sfide; nella mia palestra erano presenti le formazioni di Noto ( Sicilia), Ferrara e le due cremonesi San Michele e Sant’Ilario, pronte per il secondo atto della sfida che valse tempo fa’ il titolo provinciale. Ero curioso di vedere in campo formazioni non di Cremona, per capire come fosse stato esportato il Baskin oltre provincia, per capire schemi e mentalità oltre che di vedere giocatori mai visti prima. I confronti e le analisi erano possibili per via della presenza di San Michele e Sant’ Ilario, due formazioni profonde ampiamente viste durante tutto il campionato e in un caso ( San Michele) anche affrontato. Noto inizialmente ha espresso un bel gioco, ha dimostrato di avere una squadra completa in tutti i ruoli ma a causa di alcuni infortuni, non è riuscita a giocare sempre al 100%. E’ stato un peccato perchè nelle due partite contro le cremonesi aveva giocato alla pari, dimostrando grande solidità e il risultato finale era tutt’altro che scontato. Ferrara invece aveva lo spirito dello studente: confrontarsi con gli altri per poter crescere e imparare da grandi squadre in modo da tornare a casa con nuove indicazioni sul quale poter lavorare. Bisogna dare loro il merito di aver dato il massimo, di aver coinvolto tutti e di esultare ad ogni traguardo raggiunto, per esempio la soglia dei 40 punti segnati in una partita. Per loro non contava il risultato sul campo, quanto la voglia e il desiderio di continuare a migliorare. La partita tra San Michele e Sant’ Ilario si è svolta tra fuoco e fiamme. Punteggio alla pari fino alla fine, grandi giocate da parti tutti, un tifo incredibile da parte di un pubblico sempre caldo e la voglia di vincere per giocarsi il campionato nazionale. Alla fine l’ha spuntata di un nulla San Michele ma Sant’Ilario è tornata a casa sicura di avere giocato un gran match. La partita tra Noto e Ferrara è stata giudicata da molti addetti ai lavori la sfida più bella non per il gioco espresso, non per il punteggio ma senza dubbio per lo spirito nella quale si è giocata. Due squadre in difficoltà per diversi motivi (infortuni ed inesperienza) che hanno lottato fino alla fine nel rispetto, nel fair play e sempre tra mille sorrisi. Uno spot bellissimo per questo grande sport. A fine giornata tutti a casa a fare una doccia per essere pronti per la cena al Palace Hotel, occasione per stare nuovamente in compagnia, anche con le altre squadre che, contemporaneamente, avevano giocato alla Baldesio. Serata tranquilla scivolata via tra scherzi, risate e anche qualche cantata. Domenica mattina è tempo di finals; prima la finale terzo quarto posto tra Sant’Ilario e Urbania Pesaro e successivamente la partita decisiva tra San Michele e Monte Emilius Aosta. Nella prima partita le due squadre hanno dato prova di un buon gioco e Urbania è scappata solo nel finale concretizzando un vantaggio di 12 punti. Nonostante la sconfitta, Sant’Ilario esce tra gioia e sorrisi, fiera dell’impresa di aver centrato il quarto posto al debutto assoluto nel Baskin. Coach Maggio può essere orgoglioso dei suoi ragazzi che lo hanno portato a vincere il campionato di Cremona e nelle prime quattro d’Italia. Nella grande finale Aosta batte San Michele con un buon vantaggio frutto del decisivo allungo finale. Vittoria meritata per una squadra che ha sorpreso tutti per fluidità di gioco e per ottimi giocatori in tutti i ruoli. Emerge come il Baskin sia stato esportato in modo eccezionale, tanto è vero che molte squadre hanno giocato veramente bene. Inoltre è positivo vedere l’entusiasmo, il tifo e l’attenzione che viene data a questo sport, indice che la strada intrapresa è quella giusta e che, continuando a percorrerla, ci si possa dirigere verso un futuro luminoso. Ottima l’organizzazione (non solo perchè c’ero anch’io) che ha coperto in maniera perfetta tutto lo svolgersi delle gare. Il campionato è terminato e il bilancio è più che positivo e non ci resta che aspettare l’anno prossimo per tornare a vivere le emozioni provate in questo caldo weekend di giugno.

di Riccardo Vecchia

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